Stop motion, podcast e non solo: i resoconti dei laboratori di “MEDIASCAPES” alla scuola primaria

All’I.C. Emma Castelnuovo di Roma sono proseguiti tra aprile e maggio gli appuntamenti del percorso laboratoriale basati sulla pratica creativa e partecipativa del Transmedia Storytelling, coinvolgendo questa volta una classe primaria di quarta elementare. Nove incontri in cui gli studenti hanno potuto sperimentare la realizzazione di differenti materiali creativi e contenuti mediali per la composizione di un cortometraggio, giocando con svariate tecniche tra animazione, riprese e podcasting.

MARIO CIRILLO CI RACCONTA DEI LABORATORI SVOLTI A ROMA TRA ORIGAMI, FOTOGRAFIE E RIPRESE AUDIO-VIDEO

I laboratori alla primaria sono stati guidati stavolta da Mario Cirillo, esperto in tecniche di stop motion e con il supporto dei collaboratori Roberto Romano e Giacomo Pierro.
Punto di partenza sono stati gli argomenti affrontati durante le ore di didattica e la costruzione della narrazione, dove i partecipanti hanno ripercorso le varie forme narrative, tra cui il racconto fantastico, per iniziare a costruire le proprie storie. I racconti hanno poi preso forma, su scelta della classe, attraverso gli origami. Attraverso l’espediente di questa particolare forma d’arte, che ha impegnato la classe nella realizzazione di origami di carta, dando ampio sfogo alla propria creatività e abilità pratica, è stato possibile dar vita a una breve storia, animata poi digitalmente attraverso la tecnica dello stop motion.

Nella prima fase i partecipanti hanno appreso le basi della scrittura per il cinema, comprendendo il concetto di racconto in tre atti e del viaggio dell’eroe applicato all’animazione. Hanno poi lavorato in gruppo per scrivere passo dopo passo la loro storia, scegliendo accuratamente personaggi e intrecci di trama, e successivamente hanno studiato dei modelli per poter realizzare gli origami più utili e fantasiosi. In un processo di cooperative learning, l’intera classe ha dimostrato grandi capacità creative e attitudine a trovare soluzioni narrative originali a partire da semplici spunti. Pronti i materiali non restava che iniziare a creare la magia!

Dopo la bozza della sceneggiatura è iniziato il momento delle riprese, divise tra stop motion e fiction. I ragazzi e le ragazze hanno potuto realizzare fotografie e riprese acquisendo maggiori capacità nell’uso di attrezzature sia professionali, come le macchine fotografiche, sia di dispositivi digitali che fanno parte del loro quotidiano, come i tablet, scoprendone nuove potenzialità. Scatto dopo scatto, muovendo gli origami, gli/le studenti hanno compreso come poter animare ogni oggetto. Il tutto accompagnato da riprese per la parte di finzione in cui si sono cimentati nelle vesti di attori. 

Immersi nella transmedialità, si è passati infine alla sperimentazione del podcasting in lingua inglese. Tra microfoni e cuffie, registrandosi a turno, hanno scelto di cimentarsi nella lettura di brevi parti della storia e dei dialoghi precedentemente realizzati. 

Il risultato è un cortometraggio che unisce diversi linguaggi mediali, dall’animazione in stop motion, alle riprese di finzione, passando infine per i podcast. Ogni partecipante ha potuto fare tesoro degli strumenti chiave per scrivere e realizzare una storia, attraverso cui raccontare se stessi e a cui dare la propria voce, imparando ad ascoltare i propri pari e ad accogliere le idee altrui in un contesto di cooperazione e di collaborazione tra pari.

Transmedialità e audiovisivo in classe: i primi resoconti dei laboratori del progetto “Mediascapes” in Italia

Dopo l’attività iniziale di ricerca metodologica sul Transmedia Storytelling in campo education, in entrambi gli Istituti Scolastici in cui il progetto interviene hanno avuto inizio i percorsi laboratoriali basati sulla pratica creativa e partecipata del Transmedia Storytelling. Il laboratorio sviluppa e implementa quanto raccolto nella fase propedeutica di ricerca metodologica, promuovendo la pratica del Transmedia Storytelling come metodologia creativa, inclusiva, multidimensionale in grado di stimolare lo sviluppo di abilità soft, l’apprendimento meta-cognitivo ed emotivo studenti con bisogni educativi speciali e sottorappresentati.

IL RACCONTO DEI LABORATORI GUIDATI DA STEFANO CIPRESSI A ROMA TRA CORTO, NARRAZIONE E DISEGNO DIGITALE

In Italia, dall’I.C. Emma Castelnuovo di Roma, sono tre le classi che partecipano agli appuntamenti laboratoriali di Mediascapes. I laboratori guidati da Stefano Cipressi si sono articolati in 7 incontri e il lavoro si è sviluppato partendo dall’utilizzo di diverse tipologie di media proprio in ottica transmediale. Il video, svolgendo riprese in classe attraverso l’utilizzo guidato di attrezzature professionali e in spazi esterni sfruttando le potenzialità degli smartphone; l’audio, lavorando sui paesaggi sonori e le voci fuori campo; il disegno, sperimentando l’uso delle tavolette grafiche; la fotografia, svolgendo esercitazioni pomeridiane in gruppo. Tutti i materiali prodotti dagli studenti comporranno il cortometraggio che verrà successivamente montato e che costituirà un work in progress delle attività di questa prima parte di incontri laboratoriali.

Il tema che ha caratterizzato il lavoro degli studenti è stato quello del quartiere di appartenenza, del quale i ragazzi hanno parlato attraverso le emozioni, i problemi, le contraddizioni che vivono. Fondamentale è stato stimolare i partecipanti a raccontarsi liberamente, mettendo in gioco esercizi di stampo teatrale grazie alla presenza di due formatori esperti in questo campo, Eugenio Banella e Francesca Marras, lavorando sull’ascolto, sull’empatia, sullo scambio e il dialogo con il gruppo. Questo approccio iniziale ha spronato a poco a poco i ragazzi e le ragazze a raccontare apertamente le proprie esperienze di quartiere, a tratti anche personali e intime, e riuscendo così a rappresentare chiaramente il modo in cui vivono il quartiere in cui abitano e le attività che vi svolgono, nonché a esprimere in che modo il quartiere stesso influisce sulla vita di ognuno, attraverso i prodotti mediali realizzati, soprattutto in quelli audiovisivi con l’aiuto di Stefano Cipressi.

La pratica creativa del Transmedia Storytelling ha permesso ai ragazzi e alle ragazze di vivere lo spazio della classe e il momento dello scambio con il gruppo di coetanei come un momento in cui essere contemporaneamente attori e spettatori, cioè raccontandosi senza limiti e imparando ad ascoltare senza pregiudizi, divertendosi e riuscendo ad andare oltre gli ostacoli emotivi. Il valore e il potenziale del Transmedia Storytelling come metodologia didattica sono stati positivamente accolti dagli studenti, partecipando attivamente alle attività, mettendo in gioco le proprie abilità e comprendendo come l’unione di contenuti mediali differenti possa creare uno storytelling che racconti di sé.

Il progetto “TECLA” arriva al Moscerine Film Festival

Il cortometraggio Il mistero della cittadinanza scomparsa realizzato dalle studentesse e dagli studenti della V°A dell’IC
S. Salacone (plesso Carlo Pisacane) e con la guida e la supervisione alla regia di Flavia Montini è stato selezionato al Moscerine Film Festival 2024, per la categoria Focus Scuole.
Il corto è un capitolo del lungometraggio collettivo Tecla nella famosa foresta chiamata Fantasia che comprende tutti i prodotti audiovisivi realizzati durante i laboratori del progetto TECLA. Costruire Cittadinanza attraverso l’arte di cui siamo stati partner.
Questo capitolo ha come protagonisti Jacopo, Maya, Oggy e Leyla, che frequentano la quinta elementare. Un giorno scoprono che a uno di loro è stata rubata la cittadinanza italiana e per questo non potrà andare in gita con la classe, così i quattro amici si metto all’opera per scoprire chi si cela dietro questo mistero.
In attesa di scoprire l’esito della candidatura nelle giornate del festival dal 2 al 5 maggio, restiamo con le dita incrociate e auguriamo buona fortuna ai nostri piccoli cineasti!

Proiezione di “La città incantata” per la nuova edizione di “Sguardiattivi”

Per il secondo appuntamento della nuova edizione del progetto “Sguardiattivi”, le studentesse e gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Via Maffi” di Roma hanno partecipato alla visione del film d’animazione La città incantata, del regista Hayao Miyazaki.
Dopo la proiezione a scuola, i giovani spettatori hanno partecipato anche a un incontro di approfondimento sul film e sul linguaggio cinematografico, analizzando gli elementi chiave e le importanti tematiche trattate attraverso le avventure fantastiche della giovane protagonista. Tutto sempre guidati dalla nostra esperta formatrice Valentina Valente.

Dallo storyboard al ciak: stop motion tra i laboratori di Cinema Inclusivo

Per realizzare un prodotto audiovisivo bisogna avere una storia ed è per questo che il punto di partenza degli incontri laboratoriali del progetto Cinema Inclusivo sono stati gli storyboard, creati dalle studentesse e dagli studenti lasciandoli immaginare delle brevi storie e scegliere liberamente le tematiche da trattare, i personaggi e le ambientazioni.
Divisi in gruppi, sono nate tante brevi ma avvincenti storie diverse!

Uno tra gli intenti principali del progetto è rendere le attività completante inclusive, per tutti gli studenti senza alcuna esclusione, ed è per questo che tra i materiali utilizzati non sono mancati anche quelli attraverso cui alcuni studenti sentono di poter comunicare più direttamente e liberamente, come personaggi Lego e make up. In questo modo tutti gli studenti, divisi in gruppi, hanno dato vita a tante brevi ma avvincenti storie, sperimentando con le varie attrezzature e seguendo tutti i passaggi sotto la guida di Alessandra di Bartolomeo.

Scattandosi fotografie a vicenda da animare successivamente grazie alla stop motion, alcuni studenti hanno raccontato le avventure di un ragazzo alle prese con una scopa volante; un altro gruppo ha reso lo stesso personaggio un disegno di carta e lo ha inserito in un’altra storia fatta di ambienti e soggetti ritagliati e fatti interagire con le miniature giocattolo sempre animate utilizzando la tecnica dello stop motion. Il terzo gruppo di studenti ha scelto di essere i protagonisti della loro storia inventata, fatta di supereroi e cattivi da combattere, fotografandosi a vicenda da far diventare poi dei ritagli da muovere e animare scatto dopo scatto. Le emozioni sono state, invece, al centro delle attività laboratoriali avvenute tra gli studenti e le studentesse più grandi: sono state proprio queste ultime a scegliere di utilizzare del make up sul proprio viso per esprimere e raccontare le proprie emozioni in riprese realizzate a vicenda.

Il lavoro di squadra, la creatività, l’acquisizione di competenze teoriche e pratiche, la voglia di mettersi in gioco e di esprimersi attraverso l’audiovisivo, la tecnica dello stop motion e delle riprese, nonché di comprendere come utilizzare le attrezzature per raccontare le proprie storie sono stati gli elementi che hanno caratterizzato senza dubbi gli incontri laboratoriali svolti tra le varie classi partecipanti a Cinema Inclusivo. 

Incontri di analisi critica per il progetto “Cinema Inclusivo”

Il progetto Cinema Inclusivo prosegue le sue attività con incontri tra i banchi di scuola!

Come previsto dal primo dei tre moduli, le ragazze e i ragazzi dell’IIS Piaget Diaz di Roma hanno partecipato a incontri formativi di analisi critica del film Gran Torino, a seguito della visione in sala al Cinema Aquila. Guidati da Daniele Lupi, e fornendo strumenti di analisi anche per gli studenti BES, tutti gli studenti hanno ripercorso il film per approfondire la conoscenza del prodotto cinematografico, partendo dagli elementi che compongono la struttura narrativa. 

Il progetto è stato realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

“Sguardiattivi” ha una nuova edizione!

All’Istituto Comprensivo “Via Maffi” di Roma abbiamo avuto la possibilità e il piacere di avviare una nuova, e più piccola, edizione del nostro progetto Sguardiattivi. Guardare il cinema e parlare di cinema, sempre caratterizzato da momenti di visione di film e incontri di analisi con l’obiettivo di diffondere sempre di più la cultura cinematografica tra i giovani nelle scuole.

Per questa edizioni i nostri giovani spettatori e spettatrici sono gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado e nel primo incontro hanno assistito alla trasposizione cinematografica di un classico della letteratura, ovvero “Oliver Twist”. diretto da Roman Polański e tratto dall’omonimo romanzo di Charles Dickens. Successivamente alla visione, hanno partecipato attivamente anche a un incontro di approfondimento sul film e sul linguaggio cinematografico tenuto dalla nostra esperta formatrice Valentina Valente.

Studenti e studentesse alla scoperta del Centro Sperimentale di Cinematografia

Tra le attività previste dal progetto Cinema Inclusivo rientra anche l’iniziativa di portare gli studenti e le studentesse partecipanti alla scoperta del Centro Sperimentale di Cinematografia, visitando così un’Istituzione significativa del mondo cinematografico.

Dopo un’introduzione iniziale dei corsi e la proiezione di un prodotto audiovisivo realizzato dagli studenti del CSC, i ragazzi sono stati accompagnati dai docenti tra le aule e gli spazi più significativi del Centro, ammirando le attrezzature e ascoltando le esperienze e i consigli da ogni aspetto che compone un prodotto audiovisivo. Dai racconti sulla fase di produzione di un film alla visione delle aule e dei materiali utilizzati dal reparto costumi e dagli scenografi, passando per le postazioni in cui si lavora agli effetti visivi, gli studenti e le studentesse si sono sentiti vicini al mondo del cinema e a quello che si cela dietro, scoprendo il valore di istituzioni come il Centro Sperimentale di Cinematografia che partecipano a conservare e promuovere il valore artistico del cinema.

Appunti sul Transmedia Storytelling: terzo incontro con i nostri intervistati

Se hai seguito la serie di incontri con i nostri intervistati, saprai che per il progetto europeo “Mediascapes. Transmedia digital Storytelling for audiovisual and media literacy skills” vogliamo aprire una finestra sul Transmedia Storytelling che possa far luce su questa forma di comunicazione e narrazione e allo stesso tempo efficace metodologia didattica attraverso l’utilizzo consapevole dei vari media, analogici e digitali. E proprio per questo abbiamo sviluppato una ricerca metodologica in cui anche i racconti di docenti, esperti e ricercatori della materia potessero essere una componente fondamentale!

IL NOSTRO ULTIMO INTERVISTATO: Corrado Petrucco

Giunti alla fine del nostro percorso di interviste, gli ultimi appunti provengono dal confronto sul Transmedia Storytelling avuto con Corrado Petrucco, Professore associato presso l’Università di Padova. Egli ha voluto far emergere l’importanza del processo creativo di produzione dello storytelling, il quale secondo il suo punto di vista per essere funzionale dovrebbe sempre essere articolato in due fasi. A tal proposto, distingue una prima fase in cui i partecipanti vengono alfabetizzati al corretto utilizzo dei vari strumenti e attrezzature per la realizzazione dei contenuti mediali, in quanto “ad esempio è necessario che imparino a compiere delle riprese con una videocamera, a distinguere le varie inquadrature, e non essere legati solo alle riprese con il proprio smartphone“; la seconda fase, invece, è incentrata sul lavoro per la scoperta del sé e delle proprie idee al fine di costruire uno storytelling che sia perfetta espressione del sé. “Ci deve essere un bilanciamento di parte visuale, spontanea, mediale, con una riflessione metacognitiva sui contenuti che andranno a sviluppare verbalizzato in formato testuale. In questo modo si riescono a sviluppare doppie competenze: mediali e testuali, verbali“.

Da queste considerazioni, unite al racconto di un’esperienza di storytelling in cui vi è stata la realizzazione di un digital storytelling in formato video e la trasposizione del racconto in formato cartaceo (fumetto), riteniamo di fondamentale importanza condividere anche con voi una riflessione sull’inportanza e i benefici che l’intruzione di vari media tra i banchi di scuola per la creazione di storytelling. Petrucco ha affermato che lasciando sperimentare gli studenti nella creazione di storytelling, digitali e transmediali, si riesce davvero a comprendere che qualunque media essi scelgono di utilizzare sarà sempre un supporto efficace, capace di generare competenze mediali, narrative e soprattutto espressive, ma anche di far apprendere.

“Cinema Inclusivo” ha inizio: tutti al cinema a vedere “Gran Torino”

Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, è iniziato il progetto Cinema Inclusivo in cui inclusione, creatività, audiovisivo si fondono in un percorso di incontri di visione e analisi di film, nonché di laboratori scrittura e realizzazione di un prodotto audiovisivo con la tecnica dello stop-motion.

Il primo appuntamento ha visto gli studenti e le studentesse dell’IISS Piaget Diaz di Roma, con i quali noi di ArtedelContatto abbiamo sviluppato il progetto, diventare spettatori del film Gran Torino, con la regia di Clint Eastwood. I ragazzi hanno avuto la possibilità di vedere il film proiettato al Nuovo Cinema Aquila, accompagnati da un formatore esperto per la comprensione del prodotto cinematografico e lo sviluppo di una visione critica e consapevole delle immagini in movimento.

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